PIEMONTE: RUCHÉ DI CASTAGNOLE MONFERRATO D.O.C.G. 2016 -LACCENTO-
Tipologia: rosso
Uvaggio: 100% ruchè di Castagnole Monferrato (vitigno autoctono)
Affinamento: minimo 6/8 mesi in bottiglia posizionata orizzontalmente a temperatura non superiore ai 10 gradi per l’importante residuo zuccherino.
Longevità: 6-8 anni.
Tappo: sughero “prima scelta a mano”
Alcool: 14,5% Vol.
Temperatura di servizio: 18°
NOTE DI DEGUSTAZIONE:
Rosso rubino con leggeri riflessi violacei, al naso esprime note intense di piccoli frutti di bosco in confettura, di petali di rosa e di violetta passita ed una leggera speziatura. In bocca è caldo, morbido, piacevole e giustamente tannico. Al palato ricorda la seta e ha una buona persistenza.
PREMI CON L’ANNATA 2016:
Gambero Rosso 3 BICCHIERI
Luca Maroni Punteggio 99/100
AIS 3 Viti
Bibenda 3 Grappoli
ABBINAMENTI:
Ottimo a tutto pasto, in particolare si abbina a secondi piatti di carne, anche arrosti.
L’AZIENDA E IL VINO:
La famiglia del fondatore della cantina Montalbera, Enrico Riccardo Morando, è protagonista da ben sei generazioni del mondo vitivinicolo piemontese, con terreni che si estendono su 175 ettari tra il Monferrato e la Langa. Una storia che è possibile sintetizzare nel grande rispetto e nella valorizzazione del territorio che contraddistingue il lavoro portato avanti in questi decenni. Un legame indissolubile tra ambiente, vitigno, clima e intervento dell’uomo, dove il ruché, un vitigno dai profumi estremamente particolari e riconoscibili, ha trovato la sua massima espressione in questa azienda.
Un vitigno nel quale questa azienda crede da sempre, tanto da aver deciso di investire nella ricerca scientifica per tracciare una vera e propria patente genetica della varietà, mettendola in comparazione con quella di altre uve. Il risultato ha dell’incredibile e del rivoluzionario, perché è stato scoperto che il vitigno più simile al ruché è il pinot nero.
COMMENTI:
Sicuramente questo vitigno autoctono del Monferrato è assolutamente da provare una volta nella vita. Un vino molto piacevole, morbido e dai profumi intriganti. Spiccano quasi subito i sentori di rosa e di viola ma anche la nota fruttata di albicocca. Viene vinificato in acciaio assemblando insieme le migliori uve della vendemmia corrente con un piccolo blend di uve appassite. Lo consiglio, oltre che con secondi piatti, anche con un bel risotto al tartufo o alla fonduta di tartufo bianchetto.
21/05/2018 Chiara Gensini
SOMMELIER FISAR
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